Gioco d’azzardo: anche il divertimento ha le sue normative

Gioco d’azzardo: anche il divertimento ha le sue normative

Che si tratti di una semplice puntata piazzata col proprio pc nella comodità delle quattro mura domestiche, usufruendo dei siti di casinò online sicuri e certificati, o che si desideri divertirsi col gioco d’azzardo nelle tantissime città europee e non che ospitano alcuni dei migliori casinò del mondo, la differenza è del tutto inesistente: per giocare bene, evitare problemi ed essere sempre sicuri e tutelati, è assolutamente necessario affidarsi unicamente ai casinò che rispettano le normative vigenti in materia di gioco d’azzardo.

Molto spesso, però, queste normative sono alquanto sconosciute ai più. Ecco allora un piccolo sunto dei punti focali relativi alle regole del gioco d’azzardo.

Il primo ed importante punto è: ad oggi non esiste una normativa sul gioco d’azzardo unica e valida per tutti i Paesi del mondo. Giocare in un casinò italiano, quindi, piuttosto che, per esempio, In Cina, al Gran Lisboa – forse il casinò più famoso della città con i suoi 281 piani, non è esattamente la stessa cosa e quindi prima di iniziare a giocare sarà bene conoscere cosa dice la normativa del Paese al riguardo.

Partendo da casa nostra, In Italia sono state emanate diverse leggi e numerosi decreti nel corso degli anni, innanzitutto per contrastare la ludopatia ed il fenomeno dell’illegalità legato alla nascita quasi incontrollata di decine e decine di siti Web, giornalmente oscurati, che permettono di giocare d’azzardo senza il possesso delle autorizzazioni previste. Il primo e fondamentale punto è il seguente: gli unici giochi realmente legali in Italia sono quelli, online od offline, contraddistinti dal marchio AAMS, acronimo di Azienda Autonoma Monopoli di Stato, l’unico ente che regolamenta tale settore.

Negli ultimissimi anni le restrizioni legate a questo settore sono notevolmente aumentate, soprattutto per contrastare la dipendenza dal gioco. È per questo motivo che in Italia, ad oggi, in base alla Raccomandazione della Commissione europea 2014/478/UE, non è possibile per le emittenti trasmettere spot tv o radiofonici ingannevoli che presentino il gioco d’azzardo come un modo per risolvere i propri problemi economici o, ancora, che facciano credere all’utente che si possa vincere sistematicamente senza presentare invece le vere probabilità di vincita.

Il “decreto Balduzzi”, convertito successivamente nella legge n. 189/2012, è forse il riferimento normativo più esaustivo in materia di gioco d’azzardo.  Ad ogni gioco di questo tipo, sia esso disponibile su piattaforme online oppure in sale da gioco, Bingo e casinò fisici, è possibile prendere parte solo ed unicamente al compimento del diciottesimo anno d’età. Le strutture che non dovessero provvedere per tempo all’accertamento della maggiore età dei soggetti che usufruiscono dei loro servizi, sono soggette a sanzioni di tipo pecuniario, alla sospensione d’esercizio e finanche alla revoca della concessione (art. 7 comma 8 della legge 189/2012).